In sede centrale il recupero della Biblioteca chiusa da 23 anni, al Policlinico un residence da 45 posti letto
La pandemia da Covid 19 non ha fermato i tanti lavori di ammodernamento e riqualificazione nelle strutture universitarie di Messina. Sotto la supervisione dell’ing. Francesco Oteri, coordinatore dei Programmi complessi e delle Infrastrutture strategiche d’Ateneo, procedono senza soste gli interventi necessari per trasformare le strutture universitarie in luoghi ideali per lo svolgimento di una moderna didattica e di una ricerca di eccellenza.
Con l’avvio della Fase 2, in seguito alla predisposizione di accurati protocolli di sicurezza, sono ripartiti e stanno costantemente progredendo i lavori al Polo scientifico Papardo, atti a valorizzare l’intero complesso della Facoltà di Scienze, e quelli al Polo Annunziata, che interessano sia il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DiCAM) sia quello di Veterinaria, con il completamento dell’emiciclo, la riqualificazione dell’Ospedale veterinario e l’installazione di apparecchiature di diagnostica radiologica avanzata.
Anche nella sede centrale sono ripartiti i cantieri del plesso della Biblioteca, di recupero dei prospetti e di restauro delle aule storiche, di realizzazione di un moderno blocco servizi per gli studenti e di riqualificazione delle aree esterne finalizzata al recupero dell’impianto architettonico neoclassico originario. Tutto ciò in vista della prossima realizzazione del Museo da realizzare al palazzo Banca d’Italia, recentemente acquisito al patrimonio dell’Ateneo.
Anche il Policlinico ha visto ripartire importanti opere: proseguono sia il cantiere per la realizzazione di un residence universitario da 45 posti letto, che quello per il recupero e la valorizzazione delle aule didattiche nei Padiglioni B, C e H.
In ogni area interessata dai lavori, svolti nell’ottica della piena sostenibilità ambientale, è garantita la massima accessibilità con l’abbattimento delle barriere architettoniche.