Sabato sarà pronto il padiglione 7a. Tempi rapidi quindi per l'hub in Fiera con obiettivi molto alti anche per le dosi da somministrare
Così come accaduto a Palermo e Catania anche a Messina si stanno registrandi tempi record nell’allestimento dell’Hub per le vaccinazioni di massa. Già sabato 6 marzo è prevista la consegna del primo padiglione 7a. A seguire sarà ultimato anche il secondo padiglione. Si lavora quindi su tutti i fronti per non lasciare indietro nessuno.
Tempi rapidi
I lavori sono cominciati sabato scorso, subito dopo la consegna delle chiavi, e il cantiere procede celermente ed oggi il direttore generale facente funzione dell’Asp Dino Alagna ha fatto un sopralluogo per verificare l’adeguamento dei due padiglioni (7a e 7b) dell’ex complesso fieristico dove la ditta, incaricata dalla Protezione Civile, sta lavorando notte e giorno per renderli sicuri, agevoli e confortevoli pronti ad accogliere la cittadinanza per i prossimi 7 mesi.
44 box per le vaccinazioni
“In una settimana sarà ultimato il primo, mentre per il 7b servirà ancora qualche giorno – prosegue Alagna – è stata fatta l’impermeabilizzazione, revisionato l’impianto d’illuminazione (che prevede neon in caso di emergenza), predisposti bagni (anche per persone diversamente abili), quasi ultimata la posa della pavimentazione, e nei prossimi giorni verranno collocati i 44 “moduli” box che materialmente ospiteranno le vaccinazioni, compresi di linea internet per poter mettere tutti i dati in rete in tempo reale.
Due turni iniziali
L’obiettivo è poter vaccinare in due turni: la mattina, dalle 9 alle 13, nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 19.30 per un complessivo di 8 ore, che nel tempo potrebbe essere esteso con un turno aggiuntivo serale, così da garantire circa 10 somministrazioni l’ora in ciascun box per un totale complessivo fino a 4000 vaccinazioni in ogni giornata, col sistema a pieno regime.
L’ampio parcheggio
Il parcheggio ospita una cinquantina di vetture: si stima l’arrivo di oltre 300 auto ogni 60 minuti in base alle prenotazioni. Saranno utilizzati i vaccini di Astrazeneca, Pfizer e Moderna. Al sopralluogo tecnico hanno preso parte anche alcuni ingegneri consulenti dell’Azienda sanitaria provinciale, tra cui Francesco Giglio, Fabio Raffone, Giovanni Perri, Giacomo Spadaro e Claudia Sorce al fine di verificare il tutto.
Segnali di “primavera” ….
È assurdo che ci debba essere una pandemia per riattivare una fiera da anni fatiscente!!!
Ora siamo a posto il padiglione ce l’abbiamo, c’è solo un minuscolo particolare da considerare, mancano i vaccini, nel frattempo che arrivano nel padiglione si potrebbe allestire un bar per servire gli aperitivi con vista sullo stretto, sarebbe un successo.
Mancano i vaccini, ma mancano anche i posti auto, dichiarati appena 50, quando l’area fieristica potrebbe ospitarne 100 volte tante. Diciamo che qualcosa manca e altro ce lo facciamo mancare. Comunque, onore alla mobilitazione della Protezione Civile, quando si mettono le cose le fanno e bene, e lo si è notato dalla gestione e dall’ordine notati negli attuali luoghi di vaccinazione per quel che è di competenza dei volontari.