Disinformazione, lunghe attese e tanta paura del contagio fuori dalla sede del consiglio regionale, oggi centro vaccinazioni
Situazione ancora critica quella registrata oggi alle 15:30 presso Palazzo Campanella, sede del consiglio regionale e da qualche settimana centro per la somministrazione dei vaccini anticovid.
I numeretti “magici”
Assembramenti, attese lunghissime e soprattutto grande confusione per quanto riguarda le informazioni e le modalità per le prenotazioni. Unica nota positiva rispetto alla giornata di ieri che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, la presenza di un tavolo esterno con alcuni operatori per smistare le richieste e rispondere alle domande, ma comunque costantemente e pericolosamente affollato. I turni sono due: uno la mattina e uno il pomeriggio. Le prenotazioni funzionano con il sistema del numeretto elettronico che si “prende” direttamente all’arrivo. Gli addetti chiamano man mano e si va avanti fino al termine delle dosi stabilite per il giorno. Finite le dosi se non si è stati abbastanza fortunati da essere chiamati, si ricomincia il giorno successivo.
Troppe file
Fuori dal centro vaccinazioni, che oggi vedeva due file distinte (una dedicata alle forze dell’ordine e una di ultraottantenni e “ultrafagili” cioè persone affette da patologie gravi) “assembrate” nello spazio di pochi abbiamo raccolto alcune testimonianze. Una giovane assistente sociale ha raccontato: “sono arrivata alle 14:30, ero in fila per fare la prima dose e in questo momento hanno comunicato che le dosi a disposizione sono finite e quindi tutto da rifare domani. Stessa storia ieri, rimandata ad oggi per lo stesso motivo. So che ci sono persone molto anziane che aspettano da stamattina”
Disinformazione
Più complessa e confusa la storia di una signora che tiene in mano la richiesta del medico curante perché affetta da varie patologie. Nello spazio di dieci minuti ha sentito due informazioni completamente differenti dagli addetti ai lavori: “sono senza parole. Un signore della protezione civile mi dice che devo venire ogni giorno alle 6:45 per riuscire a prenotarmi in tempo e rientrare nelle dosi giornaliere previste. Una signora della croce rossa alla quale ho chiesto aiuto in un secondo momento mi dice che devo arrivare presto prenotarmi, aspettare il mio turno e saranno i medici all’interno della struttura a decidere se le mie patologie rientrano nella categoria delle persone ultrafagili o meno”
La paura del contagio
Raccogliamo anche la testimonianza di una signora di 81 anni visibilmente spaventata:” io mi prenderò il covid, io che sono rimasta a casa chiusa per un anno sono sicura che lo prenderò qui. Ieri ero qua e non sono riuscita a farlo, oggi sono tornata di nuovo sia stamattina che adesso. Spero di riuscire a fare oggi la prima dose. Ci trattano con i piedi, ieri avevo la prenotazione, nonostante questo mi hanno rimandata a casa”, incrociamo poi un signore che spinge la carrozzina di sua madre molto anziana: “siamo appena arrivati speriamo di poterlo fare. Mia sorella ha prenotato stamattina in anticipo verso le 13. Mia madre avrebbe diritto alla somministrazione domiciliare, ma il dottore ci ha detto che i tempi sono lunghissimi. Abbiamo scelto quindi di farlo sul posto”.