2.500 mq strappati al degrado urbano e sociale. Presto la riqualificazione ma senza costruire ancora
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Un bel colpo d’occhio l’area sbaraccata vista dall’alto. Le vecchie baracche di via Catanoso sono ormai ridotte in macerie. Della vita di quasi 100 persone fra quelle mura fatiscenti è rimasta solo la polvere. Ci sono voluti due mesi per cancellare una delle baraccopoli più pericolose della città di Messina. Casette letteralmente costruite su un torrente, dove ad ogni pioggia insieme alla furia dell’acqua tornava la paura e si lottava con gli allagamenti. Sì perché la piena di acqua, fango e detriti sbatteva sul muro perimetrale del Policlinico e poi risaliva in mezzo alle baracche della stretta via di Villaggio Aldisio.
Come sono state svuotate le baracche prima della demolizione
In queste condizioni fino all’anno scorso vivevano circa 30 famiglie, compresi una ventina di bambini. Poi finalmente l’assegnazione delle nuove case ha cambiato per sempre le loro vite. Le vecchie baracche sono rimaste per più di un anno abbandonate e piene di rifiuti. Ci sono volute diverse settimane per farle svuotare completamente agli operatori di Messina Servizi, per poi procedere definitivamente con la demolizione dell’intera area.
Spazi recuperati e salvati dal degrado
Oggi, vista dall’alto, l’area da risanare ha tutto un altro aspetto. Quei 2.500 mq ricoperti di macerie presto lasceranno il posto alla tanto attesa riqualificazione. E nulla verrà costruito al posto della baraccopoli. Non ci sarà spazio per palazzoni o nuovi alloggi, ma solo un’area recuperata e salvata dal degrado urbano e sociale.