Via don Blasco, inaugurato il nodo Rifotras. Basile: "Fine lavori a marzo 2025" VIDEO

Via don Blasco, inaugurato il nodo Rifotras. Basile: “Fine lavori a marzo 2025” VIDEO

Silvia De Domenico

Via don Blasco, inaugurato il nodo Rifotras. Basile: “Fine lavori a marzo 2025” VIDEO

mercoledì 19 Giugno 2024 - 11:51

Il sindaco Federico Basile ha tagliato il nastro. Il nuovo tratto di 250 metri collega il viale Europa alla via Salandra

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – Alle 11.35 il taglio del nastro. Da oggi è aperto il nodo Rifotras, il tratto della nuova via don Blasco che collega viale Europa e via Salandra. Un regalo di compleanno per il sindaco Federico Basile, forbici in mano accanto al vice Salvatore Mondello, al direttore dei lavori Antonio Rizzo e al comandante della polizia municipale, Giovanni Giardina.

Era l’ultimo ostacolo al completamento del percorso unico tra via Santa Cecilia e viale Gazzi, agognata alternativa alla spesso intasata via La Farina.

Sono solo 700 metri in più (tra via Santa Cecilia e via Salandra) ma, in via La Farina, percorrere quei 700 metri può voler dire anche impiegare dieci minuti in mezzo a caos e inquinamento. Da oggi il percorso sarà molto più fluido e potrà giovarne anche la stessa via La Farina, perché sarà sgravata di traffico.

La nuova via don Blasco, finora, ha un percorso unico solo a partire da via Salandra e infatti lì si creano code perché vi si riversa tutto in entrata e uscita. Da oggi via Salandra potrà respirare, anche se il traffico potrebbe aumentare in via Santa Cecilia bassa. Ma in ogni caso la viabilità del centro città, lato mare, ne potrà trarre grandi benefici.

Carri attrezzi in azione

Sgradita sorpresa per chi stamattina aveva parcheggiato sui marciapiedi del tratto fra viale Europa e via Santa Cecilia. Carri attrezzi in azione e auto portate al deposito Atm di via Maregrosso.

L’ultima parte: dal cavalcavia a via Santa Cecilia

Lavori in corso al sottopasso Rfi di Santa Cecilia. Quando saranno conclusi, dovrà essere demolito e ricostruito il viadottino di collegamento tra il cavalcavia e la vecchia via don Blasco. Fine di tutti i lavori entro il 2024, si diceva, ma questo termine “riguarda il sottopasso Rfi” – spiega l’ing. Rizzo. “Poi serviranno altri quattro mesi per il viadottino”. Ecco perché si arriva a marzo o giugno 2025.

14 commenti

  1. E sempre a tagliare nastri! Ma andate a lavorare!

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  2. Rimozione auto che andava fatta già nei giorni precedenti e non solo quando c’è l’ inaugurazione.

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  3. buona notizia, speriamo che si osservino i tempi per il completamento definitivo del tracciato.

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  4. Ogni cento metri un taglio di nastro e una foto! Complimenti.

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  5. Buongiorno, certo certo continuate a tagliare nastri ma non preoccupatevi la festa sta per finire

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  6. mi aspettavo un selfie con tutta la Giunta “del fare” ahahahahahahaha

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  7. Il Sindaco dimentica che nel cassetto non lo ha trovato lui, anzi diciamo che la giunta Accorinti ahimè lo ha messo nel loro cassetto pronto ad avviare il cantiere. Visto che dell’iter progettuale non hanno visto nulla hanno solo consegnato i lavori.

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  8. Sarebbe bello che il sindaco tagliasse qualche nastro anche in qualche sperduta periferia,ma a quanto pare non fa parte del programma del fare

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  9. Hermit e’ stato intellettualmente onesto.
    La gente non sa o non ricorda.

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  10. Ricordiamoci questa data “marzo-giugno 2025 per il completamento dei lavori”. Io ci credo poco, probabilmente avranno sbagliato anno. Sapendo come vanno le cose a Messina……!!

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  11. Per fare 100 metri passa un anno……figurati….forse nel 2035…..e non si sa se realmente hanno scandagliato il sottosuolo della Rifotras perché probabilmente altro che Parco A. Moro!!!!!

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  12. Voglio fare una riflessione sull’operato dei carri attrezzi di questa mattina. Ho notato che gli addetti dell’atm hanno fatto piazza pulita sul viale Gazzi sui marciapiedi costeggiante il policlinico. Probabilmente, anzi sicuramente le macchine portate via erano di alcuni poveracci che dovevano passare qualche visita, Pensate un pò, oltre ai loro guai di salute avere anche la brutta sorpresa di non ritrovare la propria auto. In coscienza che fastidio davano che di spazio sulla carreggiata ce n’è tanto? Il presidente dell’atm vuole incrementare così le proprie casse? mettendo con presunzione le mani nelle tasche di alcuni disgraziati? Perchè invece non sguinzaglia i suoi mastini per le vie del centro che a volte è difficile transitare per le macchine in doppia fila? Lì è proibito operare? In realtà e con molto dispiacere la nostra cara Messina è nelle mani di nessuno.

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  13. In base a quanto sentito dall’ingegnere Rizzo e dal vice sindaco Mondello, per me la vera fine dei lavori di questa via sarà decretata nel momento in cui sarà aperto anche il tratto a salire del rione Taormina fianco caserma esercito che unirà via don Blasco con via Adolfo Celi. Diamoci una mossa!

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  14. Più che tagliare il nastro 🙄consiglierei di tagliare la corda😏!!!!

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