Dall'infanzia alle scuole medie: un servizio che piace sempre più alle famiglie. Ecco quanto è cresciuta la richiesta dal 2019 ad oggi
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Un servizio che ha cambiato del tutto la mobilità quotidiana dei bambini delle scuole di Messina e delle loro famiglie. Precisamente 1130 alunni, dalla scuola dell’infanzia alle medie, che ogni giorno vanno e tornano da scuola con lo scuolabus e non con la propria auto. Un numero che si può tradurre in più di mille mezzi privati in meno che intasano il traffico cittadino nelle ore più calde del mattino.
Asquini: “Nel 2019 erano 300 i bambini trasportati, oggi 1130”
Le 24 linee di Messina Social City attive da quest’anno sono il risultato di un lavoro partito nel 2019. “Un servizio che non esisteva più da 10 anni”, racconta la presidente Valeria Asquini. Con lei e l’equipaggio dello scuolabus numero 3 siamo partiti dal parcheggio alle spalle del Cavallotti e abbiamo raggiunto l’Istituto “Cannizzaro – Galatti”. Circa la metà dei bambini che utilizzano lo scuolabus giallo, infatti, sono gli alunni della scuola vicina al Tribunale di Messina che per via dei lavori in corso ha trasferito tutte le classi nella sede provvisoria di Cristo Re. Sono 473 i bambini che tramite i 4 bus messi a disposizione dalla partecipata del Comune di Messina raggiungono la sede staccata. Un servizio, che anno dopo anno, è piaciuto sempre di più ai genitori, inizialmente molto preoccupati per il cambio di sede dei figli.
Sul bus si scambiano figurine e nascono i primi amori
Ma il servizio piace molto anche ai bambini. Nel viaggio di andata o ritorno da scuola, i piccoli fanno amicizia, scambiano figurine e a volte, nel caso dei ragazzini delle elementari o medie, nascono i primi amori. E’ quello che ci raccontano alcune assistenti, che insieme agli autisti, ogni giorno si prendono cura di decine di alunni. Ci sono poi i bimbi che sgomitano per accaparrarsi i posti migliori e le assistenti provano a metterli d’accordo, ad esempio con delle turnazioni fra le sezioni. O i bimbi più piccoli, dai 3 ai 5 anni, che all’uscita da scuola sono stanchi e a volte si addormentano fra le braccia delle operatrici. “I bambini si sono abituati al servizio e lo vivono come un momento di gioco con i compagnetti. Stiamo anche lavorando per rendere i bus gialli più affascinanti agli occhi dei piccoli”, aggiunge Asquini.
La maggior parte degli utenti sono abitanti dei villaggi
I restanti 657 bambini che utilizzano quotidianamente i bus sono quelli che vivono e frequentano la scuola di prossimità. Prevalentemente utenti che abitano nei villaggi collinari, o in zone in cui non c’è una scuola e i genitori ne scelgono una nel paese vicino. A loro viene data priorità da parte dell’azienda: ad esempio un bambino della primaria che vive a Gesso e sceglie di frequentare una scuola in centro città difficilmente potrà usufruire di questo servizio. La logica, infatti, è quella di aiutare i genitori a raggiungere la scuola di prossimità e non una più lontana. Gli scuolabus che fanno il giro dei villaggi collinari della zona nord, ad esempio, dopo aver raccolto i bambini vicino alle abitazioni di ciascuno li porterà tutti nella medesima scuola. Lo stesso nei paesi a sud: lo scuolabus raduna bambini a Molino, Altolia, Giampilieri e li porta nella scuola del villaggio rivierasco di Santa Margherita. Oppure i bambini di Cumia che raggiungono l’Albino Luciani di Fondo Fucile.
Nell’ultimo anno 800 domande in più
Quando tutto è iniziato nel 2019 erano circa 300 i bambini trasportati, oggi a distanza di 5 anni sono 1130. Per un totale di 24 linee gialle, che vanno dai 24 ai 60 posti più o meno, e viaggiano ogni giorno da nord a sud di Messina. Solo nell’ultimo anno la richiesta è cresciuta di 800 unità: nell’anno scolastico precedente, infatti, erano pervenute all’azienda 900 domande, mentre quest’anno più di 1700. Ecco perché alcune famiglie non hanno ancora potuto usufruire del servizio. C’è ancora una lista d’attesa, che potrà scorrere non appena verranno attivati gli ultimi tre bus acquistati e in fase di immatricolazione. “Per arrivare a soddisfare tutte le domande dobbiamo attivare ancora sei linee, e stiamo lavorando per farlo”, commenta la presidente Asquini.
Oltre agli scuolabus c’è il trasporto disabili
C’è poi un altro servizio mobilità, che per Messina social city rappresenta un’azienda nell’azienda, dedicato a bambini e ragazzi con disabilità. Ogni giorno sono 186 gli alunni portatori di handicap che vengono trasportati nelle scuole messinese. A questo si aggiungono gli anziani e le persone con disabilità che devono raggiungere centri occupazionali o riabilitativi. In questo caso le liste d’attesa sono ancora un po’ lunghe perché si tratta di presa in carico di persone per periodi molto lunghi, a differenza del trasporto scolastico che ogni anno può variare. Per questo servizio sono in arrivo altri 7 mezzi che aiuteranno a far scorrere la graduatoria delle famiglie ancora in attesa.
Che cosa ci sarà mai di così eccezionale in quello che viene scritto in questo articolo….boh! In tantissime realtà cittadine é cosa assolutamente naturale e soprattutto scontata da diversi decenni. Invece leggendo questo articolo per questo stupefacente servizio di trasporto alunni sembra che Messina abbia scoperto l’acqua calda. Complimenti.
…certamente Cosimo ha ragione nel vedere esaltato un servizio che in altre Regioni è in atto da decenni … ma Messina è la città delle meraviglie … come se i Messinesi non abbiano mai attraversato lo Stretto… sono all’oscuro di tutto … però io voglio spezzare una lancia a favore di questa tardiva iniziativa che si inserisce a pieno titolo in un contesto di regolamentazione della viabilità e della sicurezza …