Nuovo sit-in del comitato davanti alla partecipata: "Non è vero che abbiamo l'acqua h24. E le analisi vanno pubblicate sul sito Amam"
MESSINA – Sul tema acqua a Messina “proseguono ancora i disservizi”. Nuovo sit-in ieri pomeriggio da parte del comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto” proprio davanti la sede dell’Amam, sul viale Giostra. “Io aggiungerei che vogliamo l’acqua dal rubinetto e non il ponte sullo stretto. Questo secondo me è fondamentale perché delle risorse così ingenti devono essere indirizzate ai servizi veramente utili per i cittadini. Oggi siamo qui perché da qualche anno i disservizi idrici sono aumentati in maniera esponenziale. Anzi, io aggiungerei pure che, da quando l’ex sindaco De Luca disse che avremo avuto acqua 24 ore su 24, da quel giorno è diminuita la portata idrica nelle nelle case dei cittadini messinesi”, ha sostenuto Sergio Soraci, componente del comitato.
Il comitato aveva inviato una lettera aperta indirizzata al presidente e al direttore generale dell’Amam Paolo Alibrandi e Davide Maimone, al sindaco di Messina Federico Basile e all’assessore ai Rapporti con Amam Antonino Careri per chiedere la pubblicazione dei risultati delle analisi periodiche della potabilità dell’acqua. Aggiunge il cittadino. “Noi un dialogo lo vorremmo avere, ma non abbiamo avuto risposta e chiediamo: sono stati messi questi pozzi della rete idrica? Le analisi di questi pozzi è stata fatta? Probabilmente è stata fatta, ma gli esiti delle analisi dove sono?”.
Come si vive senza l’acqua
Come si vive senza l’acqua ? A dirlo Francesco Mucciardi, anche lui componente del comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto”: “Anzitutto la migliore delle ipotesi è che ci si debba svegliare alle 5 del mattino per riempire i bidoni dell’acqua, perché sennò poi si resta tutto il giorno senza. Questo è quello che accade normalmente a chi non ha il serbatoio. Chi ha la fortuna di avere il serbatoio, invece, può avere l’acqua per il resto del giorno. Quindi si fa discriminazione, praticamente, fra classi sociali. Non è vero che abbiamo l’acqua h24 a Messina. Assolutamente non è vero. Soltanto per chi ha il serbatoio. Non parliamo, poi, di quando arriva sporca, marrone”.
Aggiunge il componente del comitato: “La cosa più importante, e per cui siamo qui oggi, è che per legge ogni anno bisogna fare delle analisi dell’acqua e, secondo la carta dei servizi dell’Amam del 2024, bisogna pubblicare questi dati sul sito web per essere visibili a tutti i cittadini. Ebbene, questi dati non sono pubblicati. Noi non sappiamo, a Messina, che acqua utilizziamo dal rubinetto. E non si sa perché le analisi di quest’acqua non ci sono da nessuna parte”.
Basile: “Uno sforzo progettuale dal 2018 contro le perdite idriche”
Dal mese di novembre, si è insediato il nuovo Consiglio d’amministrazione di Amam, con presidente Paolo Alibrandi. Quest’ultimo ha confermato che l’Asp sta completando l’analisi dell’acqua per poterla poi dichiarare ufficialmente potabile. L’attesa maggiore è per i risultati degli interventi strutturali contro le perdite idriche e per sistemare una rete idrica colabrodo. E allo stato attuale si sta sostituendo la condotta sotto il Quartiere Lombardo.
A sua volta, ha più volte sottolineato il sindaco Federico Basile: “Stiamo facendo oggi un lavoro che recupera trent’anni d’immobilismo. Avremmo avuto la possibilità d’utilizzare fonti di finanziamento per fare altro ma, nel campo dell’acqua a Messina e delle perdite, lo sforzo progettuale è stato grande e avviato dal 2018″.
Grande sforzo progettuale per lasciare Messina, anno dopo anno, sempre con meno acqua. Questa è la realtà dei fatti. Il resto solo propaganda.